Lazare Ponticelli


 

Egregio signore sindaco, carissimi concittadini europei di Terruggia.

Siamo presenti quest= oggi per celebrare Lazarro Ponticelli, l'ultimo veterano francese della Grande guerra. Era un italiano immigrato Era nato a Bettola, in provincia di Piacenza. Combattè nelle Argonne e sul fronte italiano con gli alpini. Restano in due, i reduci italiani della Grande guerra.

Lazare Ponticelli era arrivato solo a Parigi all'età di 9 anni alla Gare de Lyon, dove resta tre giorni e tre notti senza mangiare finché viene soccorso da un capostazione che lo porta in un posto frequentato dagli immigrati italiani.

All'età di 16 anni si arruolò nella Legione straniera e, dopo un periodo in Algeria, venne mandato in prima linea nelle Argonne. Ma nel maggio 1915 l'Italia entra in guerra, l'esercito italiano si ricorda di lui e lo richiama. Viene arruolato negli alpini e spedito a combattere al fronte contro gli austro-ungarici. L'anno dopo viene ferito alla testa e rimane in ospedale militare a Napoli sino alla fine del conflitto. Nel 1921 torna in Francia e fonda con i fratelli una piccola azienda di costruzioni di caminetti che con il tempo diventa una rinomata società internazionale nel campo delle perforazioni petrolifere. La Francia gli ha assegnato la Legion d'onore e la Croce di guerra, per l'Italia è Cavaliere di Vittorio Veneto.

Oggi i nostri due paesi insieme ai nostri ex-nemici delle due guerre civile europee del novecento, sono membri dell= Unione europea. Celebrando Lazarro Ponticelli aiutaci a lottare contro il rinascimento del nazionalismo e della xenofobia. Quindi la scomparsa di Lazzaro costituisce un obbligo di riconoscenza per evitare il ripetersi delle tragedie del passato. Grazie Lazzaro, grazie a tutti i combattenti della Grande Guerra, ai francesi che sono caduti in Italia sul Monte Tomba, alle migliaia di caduti italiani che riposano nei cimiteri di Bligny, Braye e Soupir nella Champagne

Carissimi concittadini europei di Terruggia, in qualche minuto, con la Marseillaise e l= inno di Mamelli, l= inno alla gioia suonerà la nostra gratitudine e la nostra speranza.

 

 

Data:

06-12-2007

Descrizione:

Messaggio del Presidente Napolitano per il 110° compleanno del Decano dei Cavalieri di Vittorio Veneto

C o m u n i c a t o

    Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato al signor Lazzaro Ponticelli il seguente messaggio:
    "In occasione del suo 110° compleanno, desidero farle pervenire le più vive felicitazioni per questo splendido traguardo. La sua straordinaria storia personale, che l'ha portata a partecipare alle vicende della prima guerra mondiale indossando dapprima l'uniforme francese e poi quella dell'Italia, suo paese natale, continua a offrire alle nuove generazioni un esempio di abnegazione, di alto senso del dovere, di dignità. A lei, decano dei Cavalieri di Vittorio Veneto giungano - mio tramite - l'affetto e la gratitudine di tutti gli italiani".

    Roma, 6 dicembre 2007

Monsieur le Maire, chers concitoyens européens de Terruggia et de La Tour de Salvagny

Nous sommes présents aujourd’hui= hui pour célébrer Lazare Ponticelli, le dernier ancien combattant français de la Grande guerre. C= était un immigré italien. Il était né à Bettola dans la Province de Plaisance. Il a combattu dans l= Argonne et sur le front italien avec les chasseurs alpins. Il ne reste plus que deux survivants italiens de la Grande Guerre.

Lazare Ponticelli était à l= âge de neuf ans, arrivé seul à Paris à la Gare de Lyon où il resta trois jours et trois nuits sans manger avant qu= un chef de gare ne vienne à son secours et le conduise en un lieu fréquenté par les immigrés italiens.

A l= âge de 16 ans, il s= enrôla dans la Légion étrangère et après une période en Algérie, fut envoyé en première ligne sur l= Argonne. Cependant au mois de mai 1915, l= Italie entra en guerre et l= armée italienne se souvint de lui et le rappela. Il fut incorporé dans les troupes alpines et envoyé combattre les Austro-Hongrois. L= année suivante, il fut blessé à la tête et envoyé dans un hôpital militaire à Naples jusqu= à la fin du conflit.

En 1921, il retourna en France et fonda avec ses frères une petite société de construction de cheminées industrielles, devenue avec le temps, une entreprise renommée d= exploration pétrolière. La France lui a conféré la Légion d= Honneur et la Croix de Guerre, l= Italie le croix de chevalier de Vittorio Veneto.

Aujourd= hui nos deux pays, avec ceux de nos ex-ennemis des deux guerres civiles européennes du vingtième siècle, sont membres de l= Union européenne. Célébrer Lazare Ponticelli nous aide à lutter contre la renaissance du nationalisme et de la xénophobie. Par conséquent la disparition de Lazare Ponticelli constitue une obligation de reconnaissance pour éviter la répétition des tragédies du passé. Merci Lazare, merci à tous les combattants de la Grande Guerre, aux Français qui sont tombés en Italie sur le Mont Tomba, aux milliers de morts italiens qui reposent dans les cimetières de Bligny, de Braye et de Soupir en Champagne.

Chers concitoyens européens de Terruggia, dans quelques instants, avec la Marseillaise et l= Hymne de Mamelli, l= Hymne à la Joie accompagnera notre gratitude et notre espérance.

 


Hommage de Max Galllo à Lazare Ponticelli